Alla fine del XIX secolo, l’Egitto offrì un nuovo filone per lo studio dell’antichità: i documenti di papiro che, per varie ragioni, furono sepolti e preservati dalla distruzione grazie al clima arido del Paese. La ricerca degli studiosi era rivolta alle opere perdute della letteratura classica e a tutto ciò che riguardava le fonti della Bibbia e del Cristianesimo. Fu così che nel 1896 gli egittologi inglesi Bernard P. Grenfell e Arthur S. Hunt, scavando nelle antiche discariche vicino la città di Ossirinco, scoprirono uno straordinario corpus di decine di migliaia di frammenti di papiro, oggi quasi tutti conservati all’ Università di Oxford.
Tuttavia altri importanti ritrovamenti furono fatti per puro caso da contadini locali in grotte e tombe. In questi casi, oltre alla perdita d’informazioni sul contesto archeologico delle…
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Storica (Digital) - 1 Issue, N. 194