SCONGIURI DELL’AŠIPU

L’ašipu interrogava le divinità con pratiche di divinazione. La più importante era l'estispicina, l'interpretazione delle viscere degli animali sacrificati. Poi pronunciava gli scongiuri per allontanare i demoni che si erano impossessati di un infermo: «Il [demone] del mal di testa è orientato nei confronti dell'uomo, il demone del mal di testa è programmato per creare sofferenza ai muscoli del collo. Non esiste nessun piccolo solco che possa intrappolare il demone Galla, nessuna corda può essere legata attorno al demone del mal di testa». Dopo lo scongiuro si realizzava un rituale: «[Dopo] che avrai raccolto l'acqua purificante e che avrai versato il grasso di una vacca pura, fai in modo che qualcuno [lo] strofini con questo olio. Asalluhi, figlio di Enki, possa il demone del mal di testa “aprire l'argine del…

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Storica (Digital) - 1 Issue, N. 182

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