La lotta al terrorismo internazionale ha una nuova arma: la matematica. Un dottorando dell’Università di Binghamton (New York), Salih Tutun, ha creato un algoritmo capace di prevedere, con una percentuale di successo del 90%, quali saranno le caratteristiche dei prossimi attacchi terroristici, ovvero la loro estensione, gli scopi e se saranno episodi multipli. «Quando sai che tipo di modello useranno i terroristi, si possono ridurre i rischi», afferma l’autore.
DATABASE. Per costruire il modello, al quale è stato dato il nome di “Nepar”, il ricercatore ha inserito in un database le caratteristiche di 150mila incursioni avvenute tra il 1970 e il 2015: luogo, tempo di attacco, scelta delle armi e comportamento degli attentatori. Dopo aver definito le caratteristiche significative, l’algoritmo analizza differenze e similitudini per capire come interagiscono tra loro…
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Focus Italia (Digital) - 1 Issue, Maggio 2017